Per definizione un decaffeinato è un caffè al quale è stata estratta ed eliminata la caffeina.

Oggi insieme a Sahib Caffè parliamo del caffè decaffeinato, vedendo ogni particolarità.

Come si definisce un caffè decaffeinato

All’interno di un decaffeinato la caffeina, ovvero l’alcaloide di origine vegetale, non deve essere superiore allo 0,1% sul caffè tostato. In questo modo non si avrà alcun effetto eccitante sul corpo umano. Per poter fare un paragone in condizioni normali mediamente la percentuale di caffeina nei chicchi non decaffeinati di varietà Arabica si attesta intorno all’1,5%, mentre nella varietà Robusta arriva a circa il 2,5%.

Segreti del decaffeinato

Per poter avere un buon caffè decaffeinato si deve porre l’attenzione sul metodo usato, il quale deve essere in grado di dare al consumatore finale un caffè con lo stesso gusto dell’espresso, identico per sapore al caffè normale, ma senza gli effetti indesiderati della caffeina. Per poter raggiungere questo scopo esistono al giorno d’oggi diversi metodi per estrarre la caffeina dal caffè, i più utilizzati però sono:

  • Anidride carbonica: prevede che il chicco venga lavato con un gas composto da questa sostanza, che non altera le proprietà organolettiche dei grani.
  • Acqua: in questo caso i chicchi vengono trattati, più precisamente, con vapore acqueo al quale si aggiungono degli aromi al caffè, Per reintegrare gli aromi e i sapori che questo metodo elimina obbligatoriamente.
  • Acetato di etile: si tratta di un solvente naturale che si trova anche nella frutta. Al giorno d’oggi è sempre meno usato perché lascia un retrogusto fruttato che, inevitabilmente, altera quello originale dei chicchi di caffè.

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